L'inclusione secondo i pazienti, a Roma mostra tra parole e immagini

A Palazzo Merulana, promossa da Omar, con le opere di 10 illustratori ispirate dai focus group di pazienti rari e onco-ematologici delle associazioni
A Palazzo Merulana, promossa da Omar, con le opere di 10 illustratori ispirate dai focus group di pazienti rari e onco-ematologici delle associazioni
Petruzzelli (Lampadina di Aladino), 'dobbiamo lavorare affinché il paziente raro, anche anziano, si rechi meno in ospedale e sia seguito da medicina territoriale'
'Ridefiniamo l'inclusione: parole e immagini per la Health Equity è un progetto importante che fa sentire i malati rari parte di una comunità'
Casiraghi (Nemo), 'tra loro bisogni il riconoscimento di malati rari, politiche di sostegno ed essere trattati come persone'
“Dobbiamo impegnarci per cercare di aggiungere l’inclusione al percorso di cura, che possa garantire a tutti di essere curati al meglio, come finora siamo riusciti a fare. Questo è stato un progetto molto bello, che ha visto impegnate associazioni di pazienti con malattie rare e associazioni di pazienti con tumori rari, che sono due mondi molto diversi in termini di incidenza e di opportunità di cura. È stato un grande valore aggiunto per tutti, perché confrontarsi su queste grandi diversità, fa ...
“Per i pazienti con patologie rare l’inclusione è essenziale per far sì che questi possano sentirsi cittadini a loro agio sul posto di lavoro, a scuola e in qualsiasi luogo del nostro bellissimo Paese”. Lo afferma Angelo Lupi, presidente di A.MA.R.E. Onlus - associazione malattie rare ematologiche, alla presentazione dell’esposizione “Illustrazioni in mostra – ridefiniamo l’inclusione: parole e immagini per la health equity”, organizzata a Palazzo Merulana a Roma e risultato finale dell’intero pr...
“In questo progetto” come psicologo “mi sono occupato di moderare, raccogliere e dare un significato a quello che le persone hanno raccontato. Lo psicologo, infatti, è servito a dare significato alla storia delle persone, a raccogliere le loro emozioni e a provare a raccontare nuovamente il termine inclusione”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Jacopo Casiraghi, psicologo e psicoterapeuta, coordinatore degli psicologi dei Centri Clinici NeMO, all’esposizione “Illustrazioni in mostra – ridefiniamo ...
“La qualità di vita del paziente emofilico è notevolmente migliorata grazie al progresso della medicina e, soprattutto, della tecnologia e dei farmaci. Negli anni ‘90 il paziente emofilico veniva gestito con farmaci plasmaderivati di origine umana, con il rischio di infezioni virali importanti, come epatite C e Hiv, e veniva trattato solo nel momento del sanguinamento”. Così Sandra Verna, direttore f.f. ambulatorio di Ematologia clinica, servizio immunotrasfusionale ospedaliero aziendale, ospedal...